Devo ammettere che sono rimasta molto delusa da voi perchè soltanto due di voi hanno commentato ma forse quello che avevo scritto non era soddisfacente !
Allora vi farò leggere il primo capitolo e, vi prego, di scrivere un piccolo commento giusto per farmi sapere se è carino questo brano oppure no !
Grazie
1° Capitolo: Un sorriso da paralisi!
Era da tanto tempo che non passavo più tempo assieme a Bella, la figlia di Charlie, l’amico di mio padre. Sembrava fosse passata una vita. Ora stava con quel tipo, Edward Cullen. L’ultima volta con cui avevo parlato assieme è stato al ballo di fine anno della sua scuola, e quella visita è stata la peggiore in assoluto. Andare lì a dire a Bella di non stare con il suo ragazzo solo per avere il pezzo che mi manca per la macchina. Patetico. Più il tempo passa, più ho bisogno di lei, del suo profumo sulla pelle, del suo sorriso, del suo inciampare dappertutto. Ma ormai si sa, lei è sempre impegnata.
Stava pensando a lei, quando arrivò una telefonata da parte di Charlie. Risposi. “Jacob? Ciao, ho bisogno del tuo aiuto e di quello dei tuoi amici. Non trovo più Bella, era nel bosco, ma mi sa che si è persa!” disse Charlie. Appena sentii pronunciare il nome di Bella con le parole “persa” e “bosco” insieme non attesi un minuto di più, chiamai mio padre che avvisò tutti quelli di La Push, compreso Sam Uley. Quando siamo arrivati ci siamo messi subito al lavoro, abbiamo cercato dappertutto per tutto il giorno e la notte. Quando verso mezzanotte arrivò Sam Uley dal bosco con, in braccio, un corpicino minuscolo a confronto. Mi avvicinai e vidi che era Bella, la ragazza che avevo conosciuto la prima volta a La Push e lì mi aveva fatto innamorare di lei. Charlie non aspettò un attimo e, nonostante la sua età, la prese in braccio e la portò a casa. Ringraziò tutti e disse che potevamo andarcene.
E da quel giorno non la sentii più per molto tempo.
...
Verso febbraio, stavo facendo delle modifiche alla mia auto, quando sentii un rombo fin troppo familiare. Era il rombo del vecchio pick-up di mio padre che aveva regalato a Bella. Non aspettai un attimo, lasciai lì gli arnesi e andai in cortile. Vidi, finalmente, la ragazza che aspettavo di vedere da un mucchio di tempo. Era lì.
La salutai. Ero al settimo cielo, non riuscivo a contenere la mia felicità. Anche se ero tutto sporco con i capelli sciolti, non m' importava: lei era lì. Mi salutò anche lei con un sorriso sulla faccia, come se fosse anche lei felice di vedermi. Mi fermai mezzo metro di distanza con la pioggia che mi sbatteva contro in faccia. “ Sei cresciuto ancora !” mi disse con un sorriso a trentadue denti. Risi, in quel momento stavo davvero bene, come se tutto fosse andato a posto, come se mi mancava qualcosa, ma che ora, finalmente, l’avevo trovato. “Più di un metro novanta” risposi fiero di me, quell’estate l’avevo passata allenandomi.
Mi rispose: “Ti fermerai mai? Sei enorme!”, “Ma magro come un chiodo” le dissi “Entra! Ti stai inzuppando!”. I miei capelli erano fradici così me li legai e feci strada a Bella verso casa. Entrai dicendo: “Ehi, papà. Guarda chi è venuto a trovarci”. Mio padre le strinse la mano e le chiese: “Ma tu guarda! Che piacere rivederti, Bella! Qual buon vento ti porta? Charlie sta bene?" Lei rispose: “ Sì, tutto a posto. Volevo soltanto passare a salutare Jacob, non ci vediamo da una vita”. ‘Soltanto rivedere Jacob’!?! Lei era venuta lì solo per vedermi, solo perché desiderava avere la mia compagnia !?! In Quel momento sorrisi così da tanto che, probabilmente, continuando così, mi sarei bloccato, ma non importava ora potevo sorridere quel che volevo. “ Resti a cena?” domandò Billy. “No, sai com’è, devo cucinare a Charlie” rispose e Billy affermo dicendo che l’avrebbe chiamato visto che è sempre il benvenuto, ma Bella lo interruppe dicendo: “Non passerà un’eternità prima che mi rifaccia viva. Prometto che tornerò... talmente spesso che vi stuferete di me”. Mi resi conto che c’era qualcosa che non andava, probabilmente Bella aveva bisogno di me vista l’ultima frase cos’ le chiesi: “ Allora, Bella, che vuoi fare?” e lei mi rispose che dovevo decidere io, magari quello che stavo facendo io prima. La portai così, in garage. “Che modello di Volkswagen è?” mi chiese. “Una vecchia Golf: del 1986, un classico.” “Come procede?”, “Quasi finita” risposi allegro, ormai mi mancava poco e sarei potuto venirla a trovare a Forks ogni volta che volevo. Poi mi ricordai dell’anno scorso e aggiunsi: “Papà ha mantenuto la promessa, la scorsa primavera.”
Appena dissi quella frase qualcosa in Bella cambiò, divenne tutto a un tratto triste e si racchiuse in se stessa come un riccio. Avevo saputo che la famiglia Cullen se ne era andata, ma non pensavo che facesse uno così strano effetto nominarle i tempi passati, probabilmente lei e Cullen si erano amati veramente. Ma ora lui se ne era andato, aveva fatto la scelta più sbagliata della sua vita, peggio per lui. Ora toccava a me.
Morsettini
bel capitolo complimenti...Fefe
RispondiEliminaCiao !
RispondiEliminaGrazie Fefe .. pensi che dovrei pubblicare il resto?