giovedì 18 agosto 2011

Come Back :D

Ragazze!!!
Io non so davvero davvero come scusarmi...
Quest'estate è stata davvero movimentata e il computer..diciamo che ho dimenticato come fosse fatto.
In più non riuscivo più ad accedere al blog,ma ce l'ho fatta! L'astinenza da computer mi sta facendo rincretinire...
Parlando di Endless Night... ho letto molti commenti nei quali mi chiedete quando lo pubblicherò. Beene,situazione a dir poco complicata! E' davvero tanto tempo che non scrivo quindi ho bisogno di rileggere qualche capitolo e da stasera comincerò di nuovo a scrivere.
Invece da questa mattina ho cominciato a dedicarmi all'immagine del blog (: ... che presto sarà applicata al blog.
Riprendendo la mia sana abitudine... vi lascio con l'intervista di Kristen Stewart a W Megazine.



 Kristen Stewart di Twilight sul crescere, sul matrimonio, e sul far nascere un bambino davanti a milioni di persone.
Di Lynn Hirschberg
Fotografata da Mert Alas e Marcus Piggott
Trucco/acconciatura di Edward Enninful
Tutti ti conoscono come Bella Swan, l’eroina della saga di Twilight, la cui penultima trasposizione [cinematografica], Breaking Dawn Parte 1, debutterà il 18 novembre. Quello che il pubblico non sa è che tu hai iniziato a recitare quando eri piccola. Come hai iniziato?
E’ strano, perché nella mia scuola ero l’ultima persona in grado di fare delle parti, ma sono stata obbligata a cantare una canzone in una roba di scuola. Ho cantato una canzone dreidl [dreidl: gioco tradizionale dell'Hanukkah n.d.r], cosa divertente per me. Non ho mai celebrato l’Hanukkah – non faceva parte della mia educazione, ma era una di quelle situazioni in cui tutti devono fare una canzone o partecipare in qualche modo al coro. Non era la solita canzone dreidl; non riesco a ricordare le parole, ma era una canzone molto seria. Il dreidl era enorme, quindi ha avuto grande risalto. Ed è così che ho conosciuto il mio agente, che era tra il pubblico. Avevo otto anni. Avevo nove anni quando ho girato il mio primo film, The Safety of Objects.
Hai mai fatto qualche pubblicità, o sei andata dritta a girare dei film?
Ho fatto due pubblicità, una per la Porsche, ma di certo non ero il tipo di bambina che uno scritturerebbe in una pubblicità o per qualsiasi prodotto televisivo che andrebbe promosso con una ragazzina giovane. Non ero il tipo di bambina che poteva comparire nelle cose che avrebbero visto i bambini. Non ero ‘naturalmente’ carina.
Nel 1999 David Fincher ti ha scelta come figlia di Jodie Foster in Panic Room. A lui piace fare dozzine di ciak per ogni scena. E’ stato difficile, come bambina?
Io non avevo capito che fare 80 ciak non era normale. Ma è divertente: alcuni dei momenti [cinematografici] dei quali vado più orgogliosa sono proprio in Panic Room. Il mio personaggio aveva crisi epilettiche. Posso dire che avevo 10 anni e che in quella scena ho rotto tutti i vasi sanguigni del mio occhio, è stato figo. E’ stato divertente.
Hai le qualità di un maschiaccio, cosa inusuale.
Ho dei fratelli, ed ero mortalmente consapevole di [avere] quelle cosiddette qualità da ragazzi quando ero più piccola. Ma pensavo, tipo, No, sono una ragazza. Ancora oggi mi imbarazza dirlo.
Ma ti ha contraddistinta dalle altre giovani attrici. E ti ha resa più interessante.
Non so che dire. Sapevo solo che volevo lavorare. E l’ho fatto. Quando ho letto la sceneggiatura di Twilight stavo lavorando. Ho letto la sceneggiatura prima di leggere il libro. E ho fatto l’audizione prima di leggere il libro, cosa un pò assurda. Ovviamente, ho divorato tutti e quattro i libri nel corso di questi tre anni, ma all’inizio non avevo idea che Twilight sarebbe diventato questo grande successo.
Hai qualche particolare interesse nei confronti dei vampiri? A tutte le ragazze giovani piacciono i vampiri.
Mi adoro come vampira [ride]. Quando ho letto Twilight avevo 17 anni, e in quel periodo era perfetto per me. La sceneggiatura era basata su ragazzi giovani che credono di poter controllare delle cose che invece non possono controllare. E lo fanno lo stesso. Beh, perché no? Torturatevi. Mi relaziono con questa cosa. I vampiri sono un pò pericolosi – e noi siamo ragazze che si mettono alla prova.
In Breaking Dawn, Bella ed Edward, il suo amato vampiro, si sposano. Com’è stato il matrimonio?
Impressionante. Questo è stato il mio primo matrimonio. E’ stato folle. E originale. L’esperienza dell’abito da sposa è stata un po’ problematica. Ho provato una versione del vestito, ed era tutto un ottimizzare e modificare, e ancora modificare e cambiare, e poi era fatto. Il vestito di Breaking Dawn. Un problema enorme.
Com’è stato il matrimonio vero?
E’ stato grande. L’ultimo libro di Twilight è ricco di dettagli che la gente si aspetta di vedere da tanto tempo. Per me è stato ridicolmente drammatico: mi sposo, resto incinta, la bambina ha un tasso di crescita incredibilmente accelerato e siamo tutti molto preoccupati, e poi dico addio a mio padre per l’ultima volta. E’stato tutto un – non riuscirò ad andare avanti, accidenti, sto perdendo questo personaggio.
Hai finalmente detto addio a Bella in qualche modo significativo? Hai vissuto con lei per molto tempo.
Ero già preparata alla fine della ‘fase Bella’. L’ultima scena che abbiamo girato è stata proprio quella del matrimonio. Ogni singolo personaggio era lì sul set. Alla fine di quel giorno non ci stavo più con la testa. E così non ho avuto quel momento. E’ successo in seguito. Avevamo bisogno di ripetere una scena della luna di miele e siamo andati alle Isole Vergini. Dopo questa scena, la mia vera scena finale, mi sentivo come se potessi volare verso il cielo stellato, come se ogni poro del mio corpo potesse irradiare luce. Non mi sono mai sentita più leggera di così nella mia vita.

Twilight è stato il tuo college, e la tua laurea in un certo senso: sei diventata Bella Swan quando avevi 17 anni e adesso ne hai 21.

Sì, e questo tempo è stato un periodo un po’ strano per me. Nei film, ho raccontato ogni fase della mia vita da quando avevo nove anni. Ed è più intensa ora, ovviamente, perché non ho più il pieno controllo su tutto.
Non hai il controllo della tua vita?
No. Non proprio. Non se io voglio pensare esclusivamente a fare ciò che mi piace. E’ una cosa divertente: vuoi che la gente veda ciò che fai – perché ne sei fiero – e mi piace l’effetto che i film hanno sulle persone. Ma troppa attenzione può anche creare disagio. In certe situazioni la gente mi dice ‘Dai, ma che hai che non va’. Chiedo scusa. Amo quello che faccio, ma sono un po’ a disagio.

Ti piace rivederti?

Non è che mi siedo a guardare i miei film più e più volte, ma non ho mai creduto molto agli attori che dicono di non riguardare se stessi. Li sento andare in giro scusandosi perchè non guardano i loro lavori. E’ una stronzata. Mi dispiace ragazzi, ma so che rivedete le vostre robe.
Dev’essere interessante rivedere te stessa nei film, quando eri più piccola. Pochissime persone hanno una così ampia visuale di loro stesse in età diverse.
Mi imbarazza. Ma è anche strano: ho 10 anni in Panic Room, è quella è una versione di me stessa molto lontana, ma alla fine a me non sembra poi così distante. Saltuariamente mio papà mette su qualcosa in TV, ed è figo vedere qualche film in cui compaio per un secondo. E poi io dico ‘Amico, basta. Adesso. Insomma dacci un taglio.’
 Fonte
Tea

2 commenti:

  1. ciao tea, bentornata ! devo dire che la nuova grafica del blog non mi piace per niente... il carattere della scrittura è incomprensibile da leggere su uno schermo del pc, quindi se potresti cambiarla grazie .. :-)

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  2. Ciao!
    Va bene... la posso cambiare. In che modo la preferiresti?

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