sabato 31 luglio 2010

JEAN ET ALEXANDRE DE MOREAUX

Sara T.
JEAN ET ALEXANDRE DE MOREAUX
Due gemelli alla corte dei Volturi

Prologo
Quel giorno il sole scendeva a picco su Volterra.

Mentre percorrevo il lungo corridoio l'inquietudine si impadronì di me,

cercai la mano di mio fratello:

era fredda come il ghiaccio.

Poi le porte si aprirono e lo vidi. Sarei mai riuscita a rinunciare a quello sguardo?
Capitolo 1
Avevamo appena festeggiato il nostro quindicesimo compleanno Alexandre ed io e quella serata per noi sarebbe stata come una specie di debutto nell'alta società.

Nella mia stanza fervevano i preparativi ed io non riuscivo a decidere quale, tra gli abiti che mia madre aveva fatto arrivare, potesse essere il più adatto.

“Juliette che ne dici di questo?”, dissi sfiorando il broccato argenteo del corpetto .

“Oh signorina è magnifico, ma rimango della mia opinione: credo che l'abito verde sia quello che più si adatta a voi.”, mi rispose Juliette quasi intimorita.

“Lo sai che puoi dire sempre ciò che pensi, Juliette. Non siamo a casa di quei nobili dove la servitù non può nemmeno alzare gli occhi al loro passaggio. Qui sei...come dire, una di famiglia!”, dissi.

“Oh signorina, la prego! Non dica così, mi metterà nei guai con i suoi genitori. Loro hanno fatto tanto per noi...non voglio che abbiano di che lamentarsi!”, mi rispose.

“Va bene Juliette, sarà il nostro piccolo segrreto! Sei d'accordo?”, le chiesi.

“Certo signorina. Se la mette così...”, rispose.

Annuii divertita: Juliette e suo marito Simone, erano arrivati in casa nostra circa un paio d'anni prima. Simone aveva appena perso il lavoro e vivevano di stenti. Ma il giorno che bussarono alla nostra porta per cercare lavoro fecero subito un'ottima impressione ai miei genitori e da quel momento erano entrati a servizio e mai e poi mai avevano dato modo di lamentarsi ai miei genitori, che per questo li avevano spesso premiati. E loro, Simone e Juliette ringraziavano sempre, forse fin troppo, per la generosità che avevano ricevuta nella nostra casa.

Dopo quel nostro piccolo e segreto accordo, tornammo alla scelta dell'abito.

Quella sera il marchese De Roubeaux avrebbe dato un sontuoso ricevimento nel suo palazzo e la mia famiglia aveva ricevuto l'invito a parteciparvi pochi giorni prima.

Nonostante i miei genitori non avessero titoli nobiliari e facessero parte solo dell'alta borghesia parigina, erano visti molto di buon occhio dalla nobiltà: il motivo era presto detto, gli affari di mio padre arricchivano oltre che noi anche le tasche di molti dei nobili più avezzi alla corte del re, di conseguenza erano in molti a cercarli con insistenza.

Ad un tratto sentii bussare alla porta, Juliette si precipitò ad aprire; era mia madre.

“Buon pomeriggio madre.”, le dissi. Mia madre era una donna minuta, con il viso dolce incorniciato da bellissimi capelli colore del grano ed occhi azzurri come il mare, ma dotata di un carattere e di una determinazione capaci di qualsiasi cosa: non era però né arrivista, né quella che si potesse definire un'arrampicatrice sociale. Aveva sposato mio padre per amore: era il figlio di uno degli impiegati che lavorava per mio nonno e quando lui aveva preso il posto del padre, si erano accorti in fretta che il ragazzo ci sapeva fare con i conti e dopo un primo momento di contrarietà, i genitori di mia madre avevano finito col cedere alle richieste di questa figlia così testarda.

Mio padre diceva sempre che le somigliavo tantissimo in fatto di testardaggine e che sarebbe stato difficile per chiunque negarmi qualsiasi cosa avessi desiderato.

“Mia cara, hai scelto l'abito? Si sta facendo tardi e prima di andare tuo padre ed io abbiamo da presentare una persona a te e a tuo fratello.”, mi disse.

“Chi è costui?”, chiesi guardandola di sottecchi, mantre decidevo cosa risponderle sull'abito.

“Quando scenderrai avrai la tua risposta. E allora quest'abito?”.

Li guardai ancora una volta e poi scelsi quello che era così tanto piaciuto a Juliette.

“Ecco, se a voi piace io avrei scelto l'abito verde.”, dissi e rimasi in attesa della sua opinione.

“E' lo stesso che avrei scelto io, si intona perfettamente con i tuoi occhi ed il colore della tua pelle, figlia mia.”.

“Grazie madre.”, le dissi con un sorriso.

“Ma ora tu ed Alexandre dovete scendere, solo dieci minuti e poi tornerai a prepararti. Juliette puoi attendere il ritorno di mia figlia qui mentre sistemi il resto degli abiti. Il signor Villet passerà più tardi a ritirarli. Grazie mia cara.”, disse rivolgendosi con calore a Juliette che nel frattempo era rimasta nell'angolo ad ascoltare.

“Come desidera signora.”, le rispose.

“Quella ragazza è davvero indispensabile. Se non ci fossero lei ed il marito, non so come andremmo avanti in questa casa.”, disse.

Vidi mio fratello, precisamente il mio gemello, uscire dalla sua stanza e raggiungerci compito lungo il corridoio. Non appena ci fu vicino mi battè la spalla: “Buongiorno sorella. Hai scelto il vestito oppure il povero signor Villet sarà costretto a cucirtene addosso uno all'ultimo momento?”, rise sonoramente.

“Alexandre!”, esclamai crucciata:”Ho scelto un abito bellissimo e farò girare la testa a molti dei presenti.”, continuai indispettita.

“Su Jean, non fare così. Sai che sono geloso di mia sorella e non permetterò che alcuno posi lo sguardo su di te prima che io non abbia dato la mia approvazione.”, il suo tono ironico era quanto mai insopportabile, ma ci pensò mia madre a zittire entrambi.

“Jean, Alexandre, ora basta. Ricomponetevi per favore. Vostro padre ed io dobbiamo presentarvi una persona.”, ribadì in tono fermo.

Scendemmo le scale e ci dirigemmo in salone: sentivo mio padre che stava conversando con un'altra persona, non riuscivo a capire se fosse uomo o donna tanto particolare era il timbro della sua voce.

“Benvenuti figli miei.”, disse nostro padre non appenna varcammo la soglia della stanza.

“Venite, venite. Vostra madre ed io vogliamo farvi un grande regalo per il vostro compleanno.”, disse.

Alexandre ed io ci guardavamo senza capire: il nostro compleanno era passato da una decina di giorni e dopo la grande festa i nostri genitori ci avevano informati che avevano disposto due grossi depositi in denaro a nostro nome. Quindi ancora un regalo? Non faceva parte del loro modo di fare, doveva per forza esserci dell'altro. All'improvviso guardai quella strana figura che voltata verso la finestra, guardava le nuvole grigie pronte a scatenare uno dei primi temporali primaverili: era una immagine piuttosto singolare a dire il vero.

Quella figura, non riuscivo ancora a chiamarla persona, portava un lungo mantello nero con il cappuccio, lunghi capelli neri raccolti da un fiocco di seta anche quello del medesimo colore, ma sembrava avere un portamento elegante e distinto.

Ad un tratto ne fui così attratta che la curiosità di vederlo in volto si fece così forte da non riuscire a celarla: cominciai a fissare quell'uomo, ormai non si poteva definirlo che tale, con insistenza quasi capricciosa, tanto che mia madre ad un certo punto fu costretta a strattonarmi gentilmente per la coda della gonna. Mio fratello rise di soppiatto ed io cercai di riprendere il controllo di me stessa.

“Padre, volete dunque farci il piacere di presentarci il vostro ospite?”, chiese Alexandre.

“Certamente. Lui è Il vostro nuovo istitutore, vi seguirà da ora e finchè lo riterrà necessario. Affideremo a lui l'istruzione di entrambi. Figli miei lui è Monsieur Eleazar, è stato istitutore del defunto figlio del marchese De Roubeaux. E' stato lo stesso marchese a mandarlo da noi perchè potesse prendersi cura del vostro intelletto.”, disse.

A quel punto la figura nera che stava alla finestra si voltò verso di noi, mi sentii mancare e afferrai con forza la mano di mio fratello. Quell'uomo tanto strano a guardarlo di schiena, incuteva terrore a guardarlo in volto: mi mancava il respiro e mi girava la testa, ma cercai di non darlo a vedere. Non sapevo se ce l'avrei fatta, ma la stretta di mio fratello mi fece comprendere che anche per lui l'incontro con il volto così strano di quell'uomo, l'aveva turbato...e non poco.

Eleazar aveva volto e mani tremendamente pallidi, bianchi, quasi esangui e portava un paio di occhiali con delle lenti di un colore ambrato scuro, quasi volesse celare ai presenti i suoi occhi. Sotto il mantello indossava un elegante abito grigio scuro che ben si intonava con l'insieme.

“Buon pomeriggio!”, disse: “E' un onore per me fare la vostra conoscenza, il marchese prima, e vostro padre quest'oggi, mi hanno decantato i vostri pregi e le vostre fini intelligenze. Sarà un piacere seguire la vostra istruzione.”, disse, ma più che parlare sembrava che stesse recitando un proclama, tanto era il fervore con il quale aveva pronunciato quelle parole.

Mio fratello ed io eravamo basiti, per la prima volta nella nostra breve vita, entrambi non sapevamo che cosa dire e con mio sommo piacere fu nostra madre a correre in nostro aiuto.

“Vede Monsieur Eleazar, i nostri figli sono un po' timidi, ma le garantisco che non appena vi sarete conosciuti sarà tutto molto diverso. Non è vero?”, disse rivolgendo il suo sguardo dolce verso di noi.

“Certo madre.”, riuscii a dire. Mio fratello invece rimase immobile quasi si fosse pietrificato.

“Bene. Allora è tutto a posto. Monsieur Eleazar sarà qui domani alle due per cominciare le lezioni. Siete d'accordo?”, disse ancora mio padre.

Annuimmo entrambi e quindi ricevemmo il permesso di ritirarci per terminare i preparativi per il ricevimento di quella sera: mentre salivamo le scale ancora presi per mano guardai mio fratello. Non l'avevo mai visto così, sembrava completamente perso, intimorito, spaventato. Lo strattonai gentilmente e si riprese.

“Alexandre che hai?”, gli chiesi.

“Come? E me lo chiedi? Non lo so. Quell'uomo..è così strano. Incute terrore solo a guardarlo. E non dirmi che non hai provato anche tu le stesse sensazioni.”, mi disse.

“Le ho provate eccome, ma a differenza di te, invece di avermi spento i sensi ed il cervello, mi ha fatto montare una gran rabbia. Che cosa crede, di potersi sentire onnipotente solo perchè è stato il marchese a mandarlo qui? Ma non hai sentito come ha pronunciato quel suo discorso, con che tono superbo?”, gli dissi a mia volta.

“Non lo so Jean, probabilmente ci sentiamo così perché è la prima volta che lo incontriamo,poi probabilmente andrà meglio. Ma ora non pensiamoci, dobbiamo prepararci e questa sera dal marchese ci sarà anche Caroline...”, mio fratello laciò cadere il discorso, ma sapevo che non stava più nella pelle.

Caroline era la figlia del marchese, l'unica che gli era rimasta, dopo la morte di François ed Alexandre ne era segretamente innamorato da qualche mese.

Il figlio del marchese invece, era sparito la sera del suo diciottesimo compleanno e si vociferava che il suo corpo non fosse mai più stato ritrovato, nonostante anche i miei genitori avessero preso parte alle sue esequie funebri, fortemente volute dalla sua famiglia per salvare le apparenze.

“Fratello corro a prepararmi, ci vediamo più tardi.”, gli dissi in tono meno rigido e più giocoso, scoccandogli un bacio sulla guancia. Il rapporto che avevo con mio fratello era molto profondo, il fatto che fossimo gemelli, ci aveva legato ancora di più. Non riuscivamo mai a stare lontani per più di qualche ora ed eravamo estremamente protettivi l'uno verso l'altra: a volte ci avevano addirittura scambiati per fidanzati tanto era complice il nostro rapporto. Amavo mio fratello più di qualsiasi altra persona, perfino più di me stessa e per lui era lo stesso. Ce l'eravamo confidato un pomeriggio durante una gita in barca con i nostri genitori, in un momento di tranquillità tra fratelli.

C'era una sola differenza tra di noi: Alexandre era un timido, più teso verso la risoluzione dei problemi con la calma e la riflessione, mentre io ero una persona facile agli eccessi e se qualcosa non mi andava facevo molto presto a lasciarmi prendere dalla rabbia o dallo sconforto.

Persa in quei miei pensieri rientrai nella mia stanza dove Juliette aveva risistemato tutto e mi stava aspettando.

“Signorina è arrivata.”, mi disse e poi proseguì:”Forza, si è fatto tardi. E' ora di prepararsi.”.

“Sì Juliette hai ragione. Arrivo.”, le risposi.

Juliette si accorse che il tono della mia voce era strano, ma da persona riservata qual'era non chiese nulla sicuramente certa che mi sarei io stessa confidata a tempo debito.

Feci il bagno ed indossai quel magnifico abito verde, Juliette acconciò i miei capelli in maniera così singolare, ma allo stesso tempo così elegante che non ebbi nulla da eccepire. Dei gioelli che possedevo, indossai solo un bracciale che mi aveva donato mia nonna prima di lasciarci: si intonava perfettamente con il vestito.

Mia madre fece capolino nella stanza per assicurarsi che tutto fosse in ordine e che fossi pronta nei tempi stabiliti e si sorprese di trovarmi seduta sul letto silenziosa e pensierosa. La guardai per un attimo con il chiaro intento di farle capire che non avevo nessuna intenzione di parlarne: mia madre capì e dopo avermi fatto un cenno con la mano richiuse la porta e se ne andò, probabilmente a controllare a che punto fosse stato Alexandre.

Juliette continuava a sistemare la mia stanza ed ogni tanto mi lanciava qualche occhiata, come se stesse aspettando che scoppiasse un temporale.

Poi ad un certo punto non ce la facevo più e dissi: “Juliette hai visto il nuovo istitutore?”.

“Chi? Monsieur Eleazar? Certamente, è una persona così a modo e dalle maniere così raffinate. L'avete conosciuto signorina?”, disse.

“Sì e sinceramente ne sono rimasta spaventata a morte. Ma l'hai visto? E' pallido come...come un morto!”, dissi ancora in preda all'ansia.

“Oh signorina. Su non dite sciocchezze! Monsieur Eleazar sarà un ottimo insegnante e dopo il primo impatto, sono sicura che sia lei che suo fratello vi affezionerete molto a lui. Vedrà che ho ragione.”, mi rispose la giovane Juliette.

“Sarà, ma sia Alexandre che io ne siamo veramente intimoriti. Spero solo che tu abbia ragione Juliette.”, dissi sconsolata.

Ero ancora presa da questi pensieri quando sentimmo bussare alla porta.

“Avanti.”, dissi.

Mio fratello entrò e disse: “Jean sei bellissima, quell'abito ti dona in maniera particolare.”.

“Merci mon frère!”, gli risposi divertita,”Che c'è?”, gli domandai.

“E' arrivata la carrozza mandata dal marchese De Roubeaux e mamma e papà ci hanno chiesto di scendere. Sei pronta no?”.

Annuii in silenzio, presi il mio borsellino dal letto e la piccola stola di seta e mi avviai verso la scala che scendeva al piano terra al braccio di Alexandre.

Quando ci videro scendere i nostri genitori restarono per un attimo bloccati come se avessero appena visto dei fantasmi, poi sciolsero le loro espressioni sorprese in un sorriso.

“Figli miei siete una meraviglia.”, disse nostro padre.

“Caro, non essere così frivolo.”, gli disse mia madre mal celando un'intensa espressione di soddisfazione che gli si era dipinta sul volto.

Mio fratello ed io sorridemmo ad entrambi e ci dirigemmo fuori, verso la carrozza che aspettava di portarci al nostro primo ricevimento.

Il viaggio fu silenzioso, guardavo fuori dalla finestrino: Parigi era così bella in primavera, anche quando pioveva. Adoravo profondamente la mia città perché nonostante tutte le sue contraddizioni, grandi o piccole, era piena di vita, di persone volenterose, i caffè letterari brulicavano di artisti pieni di talento ed io speravo tanto di incontrarne qualcuno, un giorno. Ma in quel momento oltre a questi pensieri ne avevo uno che stava cominciando a darmi fastidio: il volto di Eleazar non voleva uscire dalla mia testa, quella voce vellutata e suadente che avrebbe potuto dire qualsiasi cosa e l'avrebbe resa convincente, quei suoi occhiali così strani da celare i suoi occhi. Non volevo più pensarci, ma era più forte di me: a qualunque cosa pensassi, il suo volto tornava a fare capolino nella mia mente più insistentemente di prima.

Mentre percorrevamo il lungo viale che ci portava al palazzo del marchese, Alexandre, che si era accorto del mio stato d'animo, mi prese la mano e mi disse: “Non pensarci Jean, abbiamo un compito importante questa sera. Lascia che Monsiur Eleazar resti fuori dai tuoi pensieri. Ci siamo capiti?”.

Non potevo nascondergli nulla e viceversa; gli sorrisi dolcemente ed annuii ricambiando la stretta di mano. Alexandre riusciva sempre a togliermi l'ansia, non sapevo come riuscisse a farlo, lo faceva e basta: quando mi arrabbiavo per qualche motivo anche frivolo, era lui a farmi passare l'arrabbiatura. Se lui era in giro era certo che né io, né nessun altro sarebbe rimasto arrabbiato per più di dieci minuti.

Il palazzo dei De Roubeaux era illuminato a giorno, nel giardino migliaia di candele davano il benvenuto agli ospiti: fummo accolti come dei nobili, i nostri genitori vennero immediatamente resi partecipi di importanti discussioni, mentre noi venimmo catapultati nelle danze.

Gli occhi di mio fratello si accesero di una meravigliosa luce quando Caroline ci venne incontro per accoglierci: quella sera era particolarmente bella e in quell'istante pensai che molto probabilmente non era solo mio fratello ad essere innamorato. Non appena gli porse la mano, Alexandre la baciò da vero gentiluomo e lei arrossì violentemente, ma un sorriso dolce affiorò sulle sue labbra dando una luce nuova al suo volto.

“Ci vuoi scusare Jean?”, mi disse Alexandre.

“Certamente.”, dissi e li vidi scivolare lenti fra le coppie danzanti, certa che non sarebbero rimasti in mezzo a loro a lungo. Io decisi di rimanere lì a guardare finchè qualcuno non posò la sua mano sulla mia spalla. Mi voltai di scatto e con mia grande sorpresa incontrai lo sguardo di Philippe, il nipote del marchese. L'avevo incontrato altre volte, ma mai dopo la morte di suo cugino.

“Jean, Jean de Moreaux”, disse, anzi scandì così bene il mio nome che sembrava fossimo amici che non si vedevano da un secolo.

“Philippe. Comment ça va?”, gli chiesi.

“Bene Jean. Sono arrivato oggi. Lo zio vuole a tutti i costi che io rimanga qui per qualche tempo. La morte di mio cugino lo ha veramente sconvolto. La mia povera zia soffre di attacchi d'ansia ed io sono venuto per sorvegliare Caroline, che a quanto pare ha il suo bel da fare con vostro fratello.”, disse ridendo.

“Suvvia Philippe. Non dite così: la loro è solo una forte simpatia..”, lo rimproverai bonariamente.

“Simpatia che potrebbe benissimo diventare qualcos'altro.”, continuò.

“Per favore non siate insolente!”, gli dissi di nuovo con uno sguardo duro.

“Non volevo farla arrabbiare Mademoiselle. Le chiedo scusa.”, disse.

“Scuse accettate, ma si guardi bene di non ripetere il medesimo errore un'altra volta.”.

“Me ne ricorderò. Ma ora vuole concedermi questo ballo?”, mi chiese.

Gli porsi il braccio ed annuii. Ero felice che Philippe fosse arrivato e mi avesse finalmente distolta dai miei pensieri. Fu una bellissima serata, ma una volta tornati a casa il volto di Eleazar tornò a tormentare il mio sonno.

Mi svegliai più e più volte nel corso della notte finché non decisi di scendere in salone a prendere un libro che mi restituisse un po' di pace. Feci appena in tempo a scendere le scale che mi sembrò di vedere un'ombra precipitarsi fuori dal balcone, veloce come il vento.

Un urlo poderoso mi uscì dal profondo del petto, mio padre si precipitò giù insieme a mio fratello e mi trovarono seduta sul pavimento ed impietrita dalla paura: la finestra del salone aperta e la tenda sventolata dalla brezza ormai quasi mattutina.

“Jean, che ci fai qui?”, mi chiese mio padre.

“C'era qualcuno qui, l'ho visto uscire dalla finestra.”, riuscii a rispondere.

Mio padre, che ancora non si era accorto di nulla, entrò nel salone e vedendo la finestra aperta ne rimase stupefatto ed impaurito tanto quanto me.

Ma l'espressione sul volto di mio padre celava ben altro che una mera paura, ma ero sicura che non ci avrebbe detto nulla.

Trascorremmo quella mattinata a controllare che nulla fosse stato sottratto, i gendarmi vennero a farci visita un paio di volte rassicurando i miei genitori che per un lungo periodo avrebbero provveduto a sorvegliare la nostra casa sia di giorno che di notte: mio padre inizialmente perplesso capì poi che era stato ancora una volta il marchese a fare in modo che i gendarmi prendessero a cuore il nostro caso.

“Il marchese è molto gentile con noi, dovrò trovare una qualche maniera per ringraziarlo.”, lo sentii che diceva a mia madre.

“Mio caro, il marchese sa che i suoi affari sono in buona mani con te e non lascerebbe mai che qualcosa ci andasse storto, lo sai. Quindi il miglior ringraziamento è curare al meglio i suoi interessi. Non credi?”.

“Hai ragione, mia cara. Come sempre.”

Adoravo ascoltare i miei genitori assorti nelle loro conversazioni, lo facevo da quando ero piccola: erano così interessanti e mai scontati, nemmeno quando parlavano del tempo.

Appena dopo pranzo eravamo ancora riuniti in salone, Simone (il marito di Juliette), venne ad annunciare l'arrivo di colui che io tanto temevo.

L'ora di cominciare a studiare era arrivata ed Eleazar premeva per iniziare.

Quel pomeriggio fu dedicato completamente all'illustrazione di ciò che egli ci avrebbe insegnato, ma a parte le solite cose, mi stupì e non poco, il fatto che fosse riuscito a convincere i nostri genitori a lasciare che ci insegnasse anche l'italiano, lo spagnolo e l'inglese, di cui tra le altre cose, Alexandre ed io avevamo già una considerevole conoscenza. Mentre parlava, lo osservavamo come un pittore osserva la sua musa, volevamo scoprire tutti i particolari più nascosti di quella strana creatura che ci stava davanti. Il tempo se ne andava lesto e presto la luce del giorno lasciò spazio al tramonto: fu allora che il nostro istitutore si congedò da noi dandoci appuntamento per il giorno successivo.

Mi resi conto che del terrore che avevo provato, la maggior parte aveva lasciato spazio alla curiosità: volevo sapere tutto su di lui, chi era, da dove veniva, se aveva famiglia e soprattutto perché aveva scelto di prendersi cura di noi. E poi volevo sapere quali e quanti viaggi aveva fatto per conoscere tutte le lingue del mondo che ci circondava: il viaggio più lungo che avevamo fatto con i nostri genitori aveva condotto me e mio fratello in Bretagna, ma Eleazar sembrava avesse viaggiato in lungo ed in largo per tutta l'Europa, ed io volevo sapere. Ero desiderosa di capire e conoscere fino a che punto potesse spingersi la conoscenza umana, come se definire Eleazar umano fosse stato facile.

Quella sera a cena i nostri genitori ci chiesero di rendere loro conto di ciò che era stata la giornata trascorsa in sua compagnia: trovare le parole non era affatto facile e lasciai quindi che fosse lo stesso Alexandre a parlare.

Storia di Alice secondo..Alice

Beh..non c'è bisogno che dica nulla!
Buona lettura.!




PARTE 2
Quello fu un anno ricco di emozioni e cambiamenti per me, e fu in quel periodo che la mia vita si capovolse come un calzino.
Avevo raggiunto la maggiore età e Cynthia, con la totale approvazione della mamma, non faceva altro che scarrozzarmi da un party all’altro. Mi sussurrava all’orecchio continui consigli per attrarre uomini, mi ficcava in mano un bicchiere di champagne dopo l’altro e mi presentava ad una miriade di ragazzi; tanto che, quando finalmente mi stendevo a letto, la testa mi girava come una trottola.
Le uscite con mia sorella non mi entusiasmavano affatto, ero troppo presa dalla strana malformazione della mia testa: i miei ‘sogni ad occhi aperti’ erano sempre più definiti e i de-ja-vù sempre più chiari e coincidenti con ciò che vedevo in precedenza, fu così che decisi di parlarne apertamente con mio padre; una decisione che si rivelò una delle peggiori delle mia vita.
Una sera in cui avrei dovuto andare ad una festa riuscii a sgattaiolare nel suo studio: qualche ora prima infatti avevo ‘visto’ il gatto di casa che, camminando sulla scrivania di mio padre, faceva cadere un prezioso vaso di porcellana. Mio padre mi accolse come al solito con un sorriso timido e mi fece cenno di accomodarmi. Non appena mi fui seduta le parole cominciarono ad uscirmi di bocca e gli raccontai tutto nei minimi dettagli, la tensione rendeva il mio discorso veloce e ricco di balbettii, tanto che, quando finalmente tacqui, mio padre mi guardava confuso.
Ad un tratto mia sorella arrivò nello studio come un uragano e dalla porta entrò il gatto, il quale saltò sulla scrivania e rovescio il vaso.
Tutto questo accadde in qualche istante e mia sorella mi prese per un braccio, infuriata sia per il vaso sia perché eravamo in ritardo, tuttavia riuscii a scorgere negli occhi di mio padre una paura e una consapevolezza che mi spaventarono molto.
Quella sera alle festa mi muovevo come un automa, facevo riverenze e pronunciavo formule di saluto, ma sembravo imbambolata, tanto che Cynthia mi schioccò più volte le dita davanti al naso per riportarmi alla realtà.
Stavamo per andarcene assieme agli altri invitati quando Cynthia, stranamente di malavoglia, mi presentò ad un ultima coppia di giovani uomini, il più basso dei quali attirò la mia attenzione: aveva i capelli castano chiaro come l’altro giovane, a dire il vero erano quasi identici tranne che per la statura e il colore degli occhi: lui li aveva azzurri e vivaci, mantre quelli dell’altro giovane erano molto dolci, marrone cioccolato. Cynthia li presentò come i fratelli Bright: Harry e Charles. Harry, il più grande, sembrava in imbarazzo di fronte a mia sorella e biascicava i soliti convenevoli senza avere il coraggio di fissarla nei freddi occhi neri.
Charles, il più giovane, aveva attirato da subito la mia attenzione perché non mi staccava gli occhi di dosso, quando lo guardai incuriosita abbassò la testa arrossendo, ma poi notai che, con la coda dell’occhio, continuava a sbirciarmi.
Più tardi in carrozza chiesi a mia sorella informazioni sui due fratelli, ma lei mi liquidò con un’alzata di spalle a tornò a ciarlare su un certo giovanotto che a suo dire era affascinante e molto ricco.
Ebbi l’occasione di parlare con Charles una settimana dopo, all’ennesima festa: ero scappata in terrazzo per sfuggire alle grinfie di mia sorella e stavo meditando sulle mie visioni, quando fui raggiunta da lui. Era un ragazzo adorabile e aveva grandi sogni, sentivo già di volergli bene. Parlando con lui venni a conoscenza del fatto che suo fratello era segretamente innamorato di Cynthia, ma consapevole di non poterla conquistare a causa della loro bassa condizione sociale. Gli spiegai che mia sorella avrebbe fatto soffrire Harry anche se lui fosse riuscito a sposarla, lei era davvero perfida!
Charles era un fratello meraviglioso, un amico fidato, un futuro imprenditore di successo, una persona splendida. Ricordai lo sguardo impaurito di mio padre e, con una profonda tristezza nel petto, capii che non era abbastanza forte da potermi sostenere nei miei problemi; e se Charles fosse stato in grado di aiutarmi? Potevo fidarmi di lui? Mi avrebbe capita? Avrebbe avuto paura?
Quelle domande mi frullavano in testa ormai da un po’ quando, una sera, decisi finalmente di fidarmi di Charles. Purtroppo non sapevo che di lì a poco il mondo che conoscevo mi sarebbe crollato addosso come un castello di carte”.
Qui Alice si interruppe. “Alice che ti succede? Perché non continui?” le chiesi preoccupata. “Non Non credo di riuscire a continuare Bella…questa parte della storia mi fa soffrire immensamente.” Il suo viso era così sconsolato che mi si chiuse la gola: cosa poteva esserle successo di così orribile da cancellarle dal volto l’immancabile sorriso?

Endless Night

Ooook...lo so!!! Quanto mi odiate da 1 a 10??? 100!!! xD...spero di no...coomunque...siccome ho davvero tantissimi impegni con Endless Night sono un po' in mezzo ad una strada,sperduta in mezzo al nulla...quindi...se questo vi può fare piacere...vi do qualche piccolo indizio...così vi farò stare sulle spine! Muahaha! Francescami ha contagiato...mi sa che mi ospiterà nella sua cella al manicomio... e va be,almeno non sarò sola!!! Ok..aaallora! Vediamo un po' che indizi vi da la vostra cattiva Tea!




"Ho un sorpresa"disse Edward

venerdì 30 luglio 2010

Xavier Samuel.


Quanto mi piacciono i servizi fotografici! Ma si era capito, vero? u.u

Comunque so a cosa state pensando... è bello vero? Oh siiii xD

Qui tutte le foto!

Un baciinoooooooooo. Evelyn. ♥

MTV NEWS: intervista a Melissa Rosemberg

Buon giorno ragazze!!!!!
Anzi, buon pomeriggio!!! Oggi parliamo un po' di Melissa Rosemberg, la sceneggiatrice dell'intera saga di Twilight (ovviamente!!! E di cosa parliamo, se no???XDXDXD) che proprio in questi giorni sta scrivendo la sceneggiatura dell'attesissimo Breaking Dawn. La Rosemberg, ha rilasciato un intervista ad MTV NEWS, sui personaggi dell'ultimo film. Ha parlato del parto, del "libro di Jacob" e di come vuole introdurre i personaggi. Ecco cosa dice:

Come tutte le Twi-hards sanno, la sceneggiatrice Melissa Rosenberg sta ancora lavorando sodo per finire i copioni delle due parti di Breaking Dawn, per la prima delle quali si comincerà a girare in novembre. Mtv News è stato abbastanza fortunato da parlare con la sceneggiatrice di Dexter e Twilight al Comic Con di San Diego, dove si trovava nel panel “Girls Gone Genre”. E mentre ancora non vuole rivelare dove si divideranno i due film, ci ha dato alcuni dettagli a proposito della scena del parto e del “libro di Jacob”, così come ci ha parlato di come intende gestire tutti i nuovi personaggi che Stephenie Meyer ha introdotto in Breaking Dawn.

“E’ estremamente impegnativo introdurre questi nuovi personaggi perchè ne hai già una moltitudine al tuo servizio“, ammette la Rosenberg a proposito dell’ultimo libro della Meyer. “La famiglia Cullen è grande, il branco è grande, ci sono tre leader… trovare posto per tutti è una sfida. Per me, si tratta di mandare avanti quelli che sono essenziali e fare davvero in modo che siano presenti“.
Naturalmente, la Rosenberg non ha detto specificatamente quali personaggi appariranno o no nei film, ma semplicemente che spera “che ognuno di loro ci sarà in una forma o nell’altra”.
Le fans interessate a tenere d’occhio più di frequente i progressi della Rosenberg su BD possono collegarsi alla sua pagina Facebook, che Rosenberg ci ha detto di usare regolarmente per vedere quello che dicono le Twi-hards e coinvolgerle in discussioni a proposito della trama.

“Chiedo alle persone di soppesare veramente le loro scene preferite nei libri, che è ciò che è veramente importante per loro“, ha detto la Rosenberg. “E sembra che ci sia un consenso generale per una scena o un’altra. Mi sarebbe davvero d’aiuto e potrò interagire con loro qualche volta“.
Ha aggiunto che l’interazione con i fans l’ha aiuta a spazzare via qualunque rumor fuori controllo generato da Internet a proposito delle sue sceneggiature per BD. “Ad un certo punto, [le fans] erano tristi perchè avevano avuto l’impressione che io avessi scelto di non inserire la scena del parto nello script, e io sono andata online dicendo ‘Non so da dove sia venuta questa idea, ma di certo la scena del parto ci sarà’“. Un altro rumor generato dal web, secondo la Rosenberg, è che lei non vuole inserire il libro di Jacob nel film finale.Non so da dove sia uscita questa idea, ma non è vera“, ha confermato. “Vedremo la prospettiva di Jacob allo stesso modo, quindi non preoccupatevi“.


Quindi, se volete dire la vostra, e aiutare Melissa Rosemberg, potete adare QUI,e dire la vostra sulle scene che vi piacciono. (ovviamente scrivendo un commento in inglese)
Bene, ho finito, e mi racconmndo, scrivetescrivetescrivete!!!!!!
Baci, Francesca.
Fonte

...KELLAN...


Ciao ragazze ! Questa mattina stavo girando un pò in internet finchè non mi è capitata quest'immagine ... appena l'ho visto ho subito pensato alle fan di Kellan Lutz, ovvero Emmet . La foto infatti, lo ritrae ..ehm, nella sua forma migliore ? Beh, lascio il commento a voi , cosa ne pensate del fisico del nostro scimmione ?

Baci
valentina_cullen

VOGLIA DI BAMBOLE

Buon giorno ragazze!!!
Oggi vi voglio mostrare qualcosa...ovvero le bambole dedicate alla saga!
Adesso...chi di voi non vorrebbe tornare bambina per poterci giocare??? Certo,nessuno ci vieta di farlo,ma vorrei vedere cosa penserebbero i nostri genitori entrando nella camera da letto e trovandoci a giocare con delle Barbie!!!
Queste fantastiche bambole sono state create dall'artista Noel Cruz  a mano! Ogni piccolissimo particolare è stato creato da questo bravissimo artista,che tra parentesi ha dipinto anche Micheal Jackson e tanti altri personaggi dello spettacolo!
Ma se come me siete appassionate di qualunque cosa si possa definire arte cliccando qui .E per chi volesse acquistare queste bambole...beh che si mettea le mani in tasca e cerchi a fondo perchè la bambola del qui pesente edward costa su Ebay esattamente 2,300euro!!!



Un bacio!
Tea

giovedì 29 luglio 2010

TANTE FOTO!!!!!! a proposito è il mio primo post...

Buon giorno ragazze!!!!!!!
Eccomi qui, a scrivere il mio primo post per voi!!!! Oh, sono emozionatissima!!!!!!!!! Calma, Francesca, un bel respiro...Ok, ora sono pronta, e inizio facendovi una domanda...
CHI VUOLE VEDERE DELLE NUOVE FOTO DEL MAGNIFICO ROB??????
Io per prima!!!!!!! Va bene, ora ve le mostro...
















Adesso, ditemi voi se non è bellissimo!!! Ma le foto non sono mica finite. Eh, no!!! Se andate QUI, potrete trovarne mooolte altre!!!!! Be', per ora ho finito, vi lascio da sole con Rob.XDXDXDXDXD
Baci, Francesca

La copertina De "La seconda breve vita di Bree Tanner"coreana

Ed ecco a voi la copertina de "La seconda breve vita di Bree Tanner"!!!
Io direi che è davvero uno spettacolo per gli occhi!
E' raffigurata questa bellissima ragazza,Bree,con il nastro di Eclipse. Inoltre lo scenario alle spalle di lei è davvero mozzafiato!
C'è una cosa che colpisce molto..il fatto che la ragazza stia piangendo...per di più lacrime di sangue...e questa è a mio parere di grand effetto! Mi piacerebbe sapere il significato di quelle lacrime rosse,a voi no?
Mettendo a confronto la copertina Coreana e quella che conosciamo tutte noi,ovvero quella con la clessidra,quale preferite? Di certo questa è molto più artistica...ma mi piacerebbe che qualcuno ci spiegasse il senso di questa,voi avete idee???





Un bacio!
Tea

Robert Pattinson parla della sua vita da nomade tra un hotel e l’altro

Casa dolce casa, ma non per Robert Pattinson. L’attore della saga di Twilight non ha una propria casa perché è costretto a passare da un set all’altro. Da Vancouver a Londra, da Budapest a Los Angeles, Robert Pattinson è un vero nomade metropolitano. E a complicare le cose ci si mettono i soliti paparazzi… Robert ha parlato della sua vita con la valigia in mano in un’intervista con InStyle Magazine Germany. Rob dice: “A Los Angeles vivo in cinque diversi hotel, perché dopo due giorni i paparazzi si mettono ad aspettarmi di fronte all’albergo. Dopo una settimana migliaia di persone saprebbero dove vivo, per questo è più comodo non avere casa”.

Come si vive in hotel? “Il servizio in camera non mi fa bene. A Londra ero dipendente da piatti indiani pieni di grassi. Ora a Los Angeles ordino cinque pasti salutari che mi vengono consegnati la mattina. L’unica cosa che sono capace di fare in cucina sono i toast e aggiungere salsa da barbecue sopra tutto”. Ma non gli capita mai di sentirsi solo in hotel? “Non c’è tempo. Sono circondato da persone tutto il tempo. Sul set incontri trecento persone a cui chiedi ‘Come va?’ tutti i giorni. Potrei benissimo vivere due mesi senza parlare con nessuno”.

Tra pochi giorni Robert Pattinson concluderà le riprese di Water for Elephants e l’attore avrà finalmente un po’ ti tempo libero. Potrebbe cominciare a cercare casa.


Cosa ne pensate della vita di Robert ? Per quanto uno sia famoso, non è certo rilassante condurre una vita così !

valentina_cullen

mercoledì 28 luglio 2010

Tra i migliori corpi dell'estate 2010 spuntano Kellan Lutz,Taylor Laughten e Ashley Green

MensHealth e WomensHealthMag hanno rilasciato la classifica annuale dei migliori copri dell'estate, inutile dire che nella lista compaiono alcune star della Saga!

1 posto: Kellan Lutz.

Kellan non è nuovo per MensHealth infatti pochi mesi fa si era conquistato la copertina e un servizio fotografico per la rivista. Come resistere ai muscoli ben torniti del 25enne? Impossibile! Sono numerose le foto che ritraggono l'attore in palestra o mentre corre insieme ai suoi cani, inutile dire che l'allenamento gli ha fatto davvero bene! Complimenti Kellan hai il migliore corpo dell'estate 2010!

3 posto: Taylor Lautner.

Tutto l'esercizio fisico fatto per New Moon ha portato i suoi frutti, infatti Taylor e i suoi famosi e amati addominali si sono guadagnati il terzo posto in classifica. L'attore di soli 18 anni ha messo su circa 6 kg di massa muscolare per interpretare alla perfezione il licantropo Jacob Black.


E nella classifica femminile , troviamo


3 posto: Ashley Greene.

Non sono solo gli uomini ad avere il fisico perfetto. Infatti nella classifica dei migliori corpi femminili dell'estate compare anche Ashley Greene. L'attrice, come il collega Kellan, aveva ottenuto la copertina di WomensHealth solo poco tempo fa e non poteva quindi mancare nella classifica! L'allenamento per Eclipse ha donato all'attrice un fisico scolpito senza risultare eccessivo, Ashley è più bella e femminile che mai!


Cosa ne pensate della classifica ? Secondo voi, qualche altro attore della saga avrebbe meritato un posto in classica ?


valentina_cullen

Breaking Dawn


Finalmente sul fronte Breaking Dawn comincia a smuoversi qualcosa. Questa volta non solo dal punta di vista della scenografia ma abbiamo qualche nuova notizia sul cast. Qualche mese fa , tramite un comunicato ufficiale della Summit abbiamo saputo che il cast è stato confermato , almeno il cast “fisso”. Ma oggi E! News ci riferisce che già ci sono alcuni nomi per i vari nuovi membri del cast , non si sa quanto sia vero tutto questo ma Gossipcop non ha ne smentito ne confermato, mettendo la notizia , come vedere qui , tra rumor e real. In particolare si vocifera che l’attore Lee Pace, interpreterà Garrett il nomade che aiuterà i Cullen. Mentre per il ruolo di Zafrina e Senna concorrono le sorelle Mowry e infine Jennifer Love Hewitt pare che è in lista per il ruolo di Irina.

imagebam.com imagebam.com imagebam.com


Rumors o meno come vi sembrano questi probabili nuove entrate nel cast?

valentina_cullen

Vampiri&co: la famiglia si allarga!!!

Ciao ragazze...dopo qualche piccola titubanza da parte mia,perchè pensavo di lasciare il blog...tutto passato(non vi libererete di me tanto facilmente!!!!)ho pensato di allargare la "famiglia" ovvero,abbiamo due altre ragazze che gestiranno il blog!!!




Ciao sono Valentina , ho 17 anni e sono una fan del mondo di Twilight (beh, ovvio altrimenti non sarei qui !) ... facevo già parte dei sostenitori del blog (il quale trovo fantastico !) e quando Tea ha annunciato che se ne sarebbe andata, il mio spirito da paladina della giustizia è saltato fuori e sono corsa in aiuto ! Cercherò di fare del mio meglio , anche se durante l'anno scolastico non so quanto possa essere presente perchè a giugno avrò l'esame di maturità , e di certo non posso raccontare tutta la storia di Edward e Bella ai commissari esterni ! Bene, è tutto .. spero di essere accettata da voi nel migliore dei modi ... un bacione a tutte
Valentina


CIAO!!!



*IO SN FRANCESCA, E SPERO DI RIUSCIRE A DARE IL MIO CONTRIBUTO A QUESTO MAGNIFICO BLOG!!!
*VI AVVISO SUBITO CHE SONOUNA PAZZA DA RICOVERO,QUINDI SE VI CHIEDETE "CHI èQUESTA??? MA è PAZZA???DEVE ESSERE RINCHIUSA!!!!!!" IO VI DICO: LO PENSO ANCH'IO!!!! hahahahahahah, xdxdxdxdxd
Francesca


bacione

Enhanced by Zemanta

Melissa Rosenberg intervistata da MTV al Comic-Con

Per la prima volta dal 2007, il Comic-Con non ospita nessun pannello dedicato alla Twilight Saga. Ma la sceneggiatrice Melissa Rosenberg era presente ed MTV ne ha approfittato per porle qualche domanda su Breaking Dawn. Ormai è risaputo che i due film saranno girati back-to-back e Melissa ha detto che sta ancora lavorando sulla messa a punto della sceneggiatura.

I fan, tutti, aspettano con ansia di vedere il parto di Bella e come verrà rappresentato e la Rosenberg ha detto che lei e il regista (Bill Condon) stanno lavorando continuamente sulla sceneggiatura per far funzionare bene questa parte. Nonostante delle voci girate precedentemente, la stessa Rosenberg ha confermato che la scena ci sarà ma non è stato ancora definito COME verrà rappresentata.

"Ho scritto e sto continuando a riscrivere con Bill Condon" dice la Rosenberg "lui ha una buona visione, una visione comune ma alla fine si riduce a - cosa effettivamente si desidera far vedere?-. So quello che voglio far vedere, voglio far vedere il terrore di questa esperienza. Voglio avere l'esperienza della paura e del suo dolore (di Bella). Voglio sentire il dolore di tutti. (Come ben sappiamo, la Rosenberg ha detto che sicuramente non ci sarà la scena di Edward che infilerà i suoi denti nella pancia di Bella per far uscire la bimba)

Un'altra scena importante in Breaking Dawn, soggetta precedentemente a molte polemiche, è l'imprinting che il licantropo Jacob avrà con la figlia di Edward e Bella, Reneesme. La sceneggiatrice definisce questo momento "spirituale".

"Bisogna stare molto attenti a questa parte" dice la Rosenberg ha proposito di questa scena "ma spero che chi ha conosciuto Jake durante tutti i film, lo capirà; cercheremo di capire la sua esperienza, che è spirituale, un'esperienza spirituale, un'esperienza emotiva e non qualcosa che mette a disagio."

Allora? Vi piacciono le parole della Rosenberg? A me (stranamente) si.


Fonte: Twilighters Italia

martedì 27 luglio 2010

Visitate il sito di Nikki Reed!

Cia a tutti! Visitate il nuovo sito di Nikki (non quella dello staff, dico proprio Nikki Reed, Rosalie)! Cliccate QUI.
Adoooooro le foto che ha fatto in Africa... ♥_♥

Un baciinoooooooo. Evelyn.

Boo Boo Stewart.

Volete comprare un po' di Merchandise su BooBoo, il più giovane, il più forte, il più fico dei licantropi?
Beì, eccovi accontentate! Non so se ci portano tutto fin qui in Italia, ma se volete anche solo curiosare date un'occhiata QUI.
Certo che il nostro lupacchiotto si sta danda da fare, come star. Non è così?

Un baciinoooooooo. Evelyn.

La Bree Coreana.


è adorabile, non è vero, questa copertina? Sì, be'... nel senso che è molto bella nonostante Bree sia molto Dark e anche un po' inquietante!

Che ve ne pare della copertina de "La seconda breve vita di Bree Tanner" in Corea?

Un baciinoooooooooo. Evelyn.

Bershka: collezione Eclipse.


Ecco la collezione Bershka per Eclipse! ^^

Nella prima foto vediamo le tre magliette: la prima, bianca o nera, ha diverse scritte che potete vedere meglio nella mia foto (queste magliette mi stanno stramale ç.ç), la seconda è praticamente il logo di Eclipse e la terza, bianca o color pesca (diciamo così, comunque quello della mia foto) ha delle scritte del tipo "Sposami" Jacob and Bella" che formano un cuore..

Vi piacciono?

Un baciinoooooooo. Evelyn, che è così fuori di testa da mettersi a fare le fotografie nel camerino x farle vedere a voiiiii! ♥

domenica 25 luglio 2010

Partooo ma poi ritornoooo!!!



Ciaoo ragazze, stasera parto per Disneland paris, e ci tenevo a salutare tutte voi del blog..naturalmente comprese le mie bellissime staffare Evelyn,Bella, Vic e Nikki..Tornerò presto..non vi accorgerete che sia andata via, forse si forse no? Sta a voi..Starò via da domani al 29..e sarà di nuovo sul sito il 30...intanto seguiteci, che dopo il viaggio di Alice..ci sarà una fan fiction pronta pronta per voi..ok e dico un ultima cosa prima di andare..fate le brave..Mi mancherete un sacco..


Un bacio e un abbraccio


Alice


sabato 24 luglio 2010

Il momento è arrivato...xD

Ragazze! Buon giorno,intanto!!! Adesso...sveleremo le vincitrici che hanno vinto il concorso per leggere Endless Night e darmi consigli durante la stesura...adesso..voglio dirvi una cosa...chi di voi abbia vinto il concorso sappia che avete una grande responsabilità,perchè,visto che quando scriverò i capitoli di endless night avrete il diritto di leggere cio che ho scritto...dovete essere assolutamente SINCERE e dirmi cosa va e cosa non va!
Ma adesso...ecco le vincitrici..

venerdì 23 luglio 2010

Notizia al volo!

A tutte le Team EDWARD! e lo dico io che sono Team Jacob...
Insieme al giornalino "Big!" c'è un inserto tuuuuutto su Rob.
Se vi interessa, cprrete in edicola! ^^

Un baciinooooooooo. Evelyn. ♥

P.S. - certoche Rob in questa foto è proprio bello! ^^

La parodia della Twilight Saga al cinema!

Ciaoo a tutti ecco qui una notizia
riguarda Vampir Suck, il film parodia, che uscirà il 18 agosto in america e la data di uscita in italia é prevista per il 10 settembre.

Ecco qui cosa si diceva nel trailer..la traduzione lo presa da twilight italia.Eccola qui...
QUESTA ESTATE LA STORIA PIU’ STRAORDINARIA DELLA NOSTRA GENERAZIONE
Edward: Voglio che tu conosca la mia famiglia.
Esme: Abbiamo sentito molto parlare di te.
Bella: Mi sono tagliata.
MORDE IL PIU’ GRANDE [HAMBURGER?!?, n.d.r.]
Tipo Cinese: Qualcuno ha ordinato del cibo cinese?
DAI RAGAZZI CHE NON POTEVANO SEDERSI A VEDERE UN ALTRO FILM SUI VAMPIRI

ATTENTI AD ALICE
Alice: Dove sei andato stupido coniglio?
Edward: Non lo capisci…sono un assassino!
ESPLORATE LA SITUAZIONE
Bella: Chi sono loro?
Jessica: Snooki, Jwow, Dj Paglie D..
Bella: No, non quelli di “Jersey Shore”.
E PREPARATEVI PER DIVENTARE GAGA
Edward: Finalmente incontrerai qualcuno più strano di me
Alice: Lady Gaga?
Edward: Troppo strana?
Aro: Ooooooh siiiiii!!!

IL 18 AGOSTO COMINCIA LA BATTAGLIA
PIU’ TI COLPISCE E PIU’ TI PRENDE
Bella: Jacob perché ti sei tolto la maglietta?
Jacob: Perché il contratto dice che devo farlo ogni 10 minuti durante il film
Laurent: Sai chi siamo vero?
Uomo Sconosciuto: Siete i Black Eyed Peas?
James: Perché ci scambiano tutti per i Black Eyed Peas?
Bella: Jacob corri! …un chihuahua?
“VAMPIRE SUCK”
Bella: Edward!
Ragazza Team Edward: Edward? Dove? Edward ti amiamo, sei il migliore!
Ragazza Team Jacob: No! Jacob è il migliore!


Fonte:Twilight italia.

un morsettino

Alice

E adesso giunge il momento di ridere con "Vampire Suck" ovvero" Mordimi".

Ciaoo rieccome qua...

Forse vi ricorderete dell' articolo che ho postato qualche minuti fà in cui vi parlavamo di un film-parodia a tema vampiri prodotto da Jason Friedberg e Aaron Seltzer (gli stessi che hanno prodotto Epic Movie, Disaster Movie e i film della fortunata serie Scary Movie)

La pellicola in questione è “Vampires Suck” e le analogie che contiene non si limitano solo alle alle creature dai denti aguzzi in generale ma in particolare a quelle che fanno parte del mondo di Twilight! L’immagine qui a lato per esempio, vi mostra un alternativo Laurent mentre prepara la mano di Bella insaporendola con un pò di salsa tabasco!
















Le immagini che vedete sono solo una piccola anteprima di quello che vedremo al cinema e siamo sicuri che ci sarà davvero da ridere! Ma non è tutto…






Noi di Twilight Italia abbiamo il piacere di annunciarvi che la prossima settimana, grazie alla Fox, potremo mostrarvi in anteprima il trailer italiano!

E mentre pregustiamo già questa visione vi ricordiamo che “Vampires Suck”, “Mordimi” in Italia, invaderà i nostri cinema dal 10 settembre!

Fonte Twilight Italia

Ciaooo

un bel morsettino

Alice